Scozia: Dodson convinto, “non vogliamo 6 Nations più breve”

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Alba Ovale – 2016

In una lunga intervista a firma Tom English pubblicata sul sito di BBC Scotland, il Chief Executive della Scottish Rugby, Mark Dodson, fa il punto della situazione del rugby scozzese, guardando sia all’ultimo 6 Nations, sia al futuro della Nazionale ma senza dimenticare lo stato attuale dei due club pro.

Dodson si dice convinto che Townsend è l’uomo giusto per prendere il posto di Cotter (“sono molto orgoglioso di Vern, ha fatto un lavoro incredibile“) alla guida tecnica della Scozia. “Quando abbiamo preso la decisione, l’estate scorsa, non è stato facile perchè Cotter è un coach di successo, e Gregor è il miglior giovane tecnico scozzese in circolazione. Quando sono arrivato nel mio ruolo, però, avevo promesso che avrei sviluppato talenti scozzesi,” dice Dodson, e con Toony aveva una grandissima occasione di mantenere quella promessa che, ovviamente, non si è voluto far scappare.

Dobbiamo ampliare lo Scotstoun Stadium, perchè quest’anno abbiamo avuto, per quasi tutte le gare interne, 7,300 spettatori e in molte occasioni avremmo potuto vendere anche 10,000 biglietti. Dobbiamo trovare un modo per aumentare la capienza, dobbiamo offrire alle persone di Glasgow che non sono mai state ad una gara di rugby l’opportunità di venire a vedere i Warriors; non siamo i proprietari dello stadio ma finora abbiamo avuto il sostegno di chi è il proprietario. È centrale per noi avere uno stadio più capiente e stiamo discutendo la possibilità di ampliamento permanente, finora il riscontro è stato positivo.

 

 

Edinburgh è stato troppo incostante nelle vittorie, perchè dobbiamo considerare che vincere è tutto,” continua Dodson. “Hanno giocato gare splendide contro Harlequins e Stade Francais e raggiunto la finale europea nel 2015, ma in PRO12 non sono riusciti a centrare i risultati che ci eravamo posti (…) Dobbiamo trovare modo di ripartire, adesso ci sarà Richard (Cockerill) che ha scelto di venire in Scozia rifiutando altre offerte e questo dice molto sulla sua convinzione. (…) il Board della SRU è chiaro: Edinburgh deve essere una squadra competitiva e che raggiunge i traguardi, e ha tutte le carte in regola per farlo.

In un altro articolo, Dodson dice che la Scozia “si opporrà alla proposta di ridurre da sette a sei settimane la durata del 6 Nations. È un passo che mette a repentaglio la salute dei giocatori; chiunque abbia visto l’ultima edizione del Torneo, la grande fisicità di ogni gara e parla di accorciare la durata del 6 Nations gioca con la salute dei giocatori. Oltretutto, un Torneo più breve sarebbe anche meno competitivo, perchè le Nazioni con un bacino più piccolo di giocatori da cui pescare sarebbero messe in difficoltà.

 

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